Entrare nel mondo del lavoro dopo la scuola o l’università può sembrare un’impresa complessa. I dubbi sono tanti: come preparare un curriculum efficace? LinkedIn serve davvero? E cosa significa “personal branding”? Fortunatamente, molti ex studenti oggi lavoratori possono offrire preziosi consigli a chi sta muovendo i primi passi nel mercato del lavoro.
Questo articolo raccoglie esperienze e suggerimenti concreti per aiutare i giovani a costruire una presenza professionale solida e credibile, partendo da tre pilastri fondamentali: il curriculum, LinkedIn e il personal branding.
Il Curriculum: Non Solo un Elenco di Esperienze
Il curriculum è ancora oggi il primo strumento con cui un candidato si presenta a un potenziale datore di lavoro. Tuttavia, molti ex studenti ricordano come inizialmente abbiano sottovalutato l’importanza della chiarezza e della personalizzazione.
Consigli pratici:
Sii sintetico ma mirato: un CV efficace non supera le due pagine. Usa punti elenco e titoli chiari.
Personalizza per ogni offerta: non esiste un CV universale. Adatta le competenze e le esperienze in base all’annuncio.
Valorizza anche le esperienze informali: attività di volontariato, progetti scolastici o personali contano molto, soprattutto per chi è alle prime esperienze.
Non mentire mai: i recruiter se ne accorgono e la reputazione professionale inizia proprio da qui.
Un trucco usato da molti ex studenti? Far leggere il proprio CV a qualcuno del settore prima di inviarlo. Un consiglio critico può fare la differenza.
LinkedIn: Il Curriculum Digitale Sempre Attivo
LinkedIn è spesso sottovalutato dagli studenti. “Non ho ancora esperienze, cosa ci scrivo?” è una domanda frequente. Ma proprio qui entra in gioco il potenziale di questo strumento: LinkedIn serve anche per imparare a raccontarsi, non solo per cercare lavoro.
Come partire:
Foto professionale e una headline chiara (es. “Studente di economia appassionato di marketing digitale”).
Profilo completo: aggiungi studi, corsi, lingue e competenze.
Pubblica e interagisci: commenta post del tuo settore, condividi articoli, racconta progetti a cui hai lavorato. L’attività fa la differenza.
Costruisci relazioni: chiedi il collegamento a docenti, colleghi, tutor, professionisti incontrati a eventi o stage.
Molti ex studenti affermano di aver ricevuto proposte di colloquio grazie a un post pubblicato o a una connessione su LinkedIn ben curata. Non è solo un social: è la tua vetrina professionale.
Personal Branding: Racconta Chi Sei, Prima Ancora di Cosa Sai Fare
Il personal branding è l’immagine che trasmetti nel mondo professionale. Va oltre le competenze tecniche: parla della tua personalità, dei tuoi valori, di come ti relazioni agli altri.
Per un neodiplomato o neolaureato può sembrare un concetto astratto, ma è in realtà uno strumento chiave per distinguersi.
Come iniziare:
Sii coerente tra i canali: CV, LinkedIn, portfolio, eventuali blog o social devono raccontare la stessa persona.
Trova il tuo “perché”: perché vuoi fare quel lavoro? Qual è la tua motivazione? Mettilo in luce.
Fatti riconoscere per qualcosa: puoi diventare “quello appassionato di grafica” o “quella esperta di sostenibilità”. Specializzati e comunica questa passione.
Secondo le testimonianze raccolte, il personal branding può essere l’elemento decisivo in una selezione tra candidati con competenze simili. I recruiter cercano persone, non solo profili.
Un Consiglio Finale: Inizia Prima
Non aspettare il diploma o la laurea per iniziare a costruire la tua presenza professionale. Già durante le superiori o l’università puoi:
creare un profilo LinkedIn aggiornato,
seguire corsi online gratuiti per arricchire il CV,
partecipare a eventi, webinar, stage o progetti extracurricolari,
chiedere consigli a ex studenti o docenti già inseriti nel mondo del lavoro.
Molti ex studenti lo confermano: iniziare presto fa la differenza. Anche piccoli passi costanti creano un percorso professionale solido.
Conclusione
Curriculum, LinkedIn e personal branding non sono strumenti separati, ma parti di un’unica strategia per entrare con consapevolezza e fiducia nel mondo del lavoro. Ascoltare i consigli di chi ha già affrontato questo passaggio può aiutare i ragazzi a evitare errori, valorizzare i propri punti di forza e trovare la propria strada.
Non si tratta solo di “trovare un lavoro”, ma di imparare a raccontare chi si è e dove si vuole arrivare. E questo percorso, se ben preparato, può cominciare oggi.